A circa 300 metri di altitudine, la fiabesca Ostuni si adagia su tre colli,il più vecchio dei quali è occupato dalla città vecchia,e su di un territorio che si estende dalla Murgia Meridionale sino all’Adriatico, dal quale dista solo sei chilometri. E’ chiamata “la città bianca” per le sue case tutte di colore bianco. L’abitudine di imbiancare a calce le case è dettata dalla necessità di attenuare l’effetto termico dei raggi solari e dall’economicità del materiale preparato sul posto con la materia prima qui abbondante; la calce si ottiene letteralmente cuocendo in fornaci la pietra calcarea mescolata ad acqua. Il colore bianco ha caratterizzato inconsciamente il paesaggio pugliese, e lì dove questo colore si è fuso con le geometrie mediterranee, come appunto in questo paese, si sono creati paesaggi luminosi e ambientazioni particolari.
Ostuni é una città antichissima e ricca di testimonianze archeologiche sparse qui e là tra gli oliveti. I primordi della storia sono messapici, ma greca è la sua vetusta civiltà, ricordata dal nome forse derivante da “Astu-Neon” che significa “la città nuova”. La città ha conosciuto il dominio dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi, degli Spagnoli, dei Borboni: un territorio intessuto da stratificazioni storiche veramente millenarie! La scoperta più entusiasmante per il turista è costituita dal centro storico. Molto bella, quasi un salotto, è la centrale Piazza della Libertà, da cui partono strade e stradine in un’infinità di piccoli e grandi motivi architettonici. Significativa è la via della Cattedrale che nasce a sinistra della piazza e si snoda in un fiabesco labirinto di scalette e anguste viuzze in salita, sormontate da archi e fiancheggiate dalle caratteristiche abitazioni imbiancate a calce, dalle piccole botteghe di souvenir ed artigianato, dalle trattorie caserecce. La Cattedrale é l’edificio sacro più importante e forse anche uno dei più noti della Puglia per la singolarità costruttiva. Eretta tra il 1435 ed il 1495, possiede una splendida facciata sulla quale è sistemato il grandioso rosone finemente intagliato a 24 raggi. Settecentesco è il suo interno, barocche sono le cappelle laterali. L'archivio capitolare possiede oltre 200 pergamene di cui le prime del 1137.Subito a destra della Cattedrale c'è la settecentesca costruzione del Seminario con a sinistra l'Episcopio.
La cinta muraria in cui é rinchiuso il centro storico si slarga qua e là per offrire scorci panoramici incantevoli , il verde degli orti e l’argentea distesa degli ulivi digradano verso l’azzurro del mare. Ben venti chilometri di costa si snodano in maniera pittoresca: calette incantate, insenature di sabbia e piccoli porticcioli, tratti di coste alte e frastagliate.
La vicina spiaggia di Rosamarina é il più grosso centro costiero di villeggiatura. Accanto al richiamo balneare non meno interessanti appaiono le risorse dell’entroterra. La campagna ostunese, rigogliosa e verdeggiante, tutta attraversata da muretti a secco e punteggiata dalle bianche “casedde”, dai “trulli” e da maestose "masserie", offre al turista una ospitalità ineguagliabile.
A circa 3 Km. dal centro vi è il santuario di S.Oronzo,patrono della città,situato in una conca tra due speroni delle Murge ed eretto nella seconda metà del '600 davanti ad una caverna dove il santo avrebbe trovato rifugio. Dalla collina al mare, attraverso un dolce declivo che lascia intravedere squarci di bellezze naturali veramente suggestivi,Ostuni si presenta come un quadro che non ha eguali. |