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Il passato
II Salento,a causa della posizione geografica, fu luogo di transito e di insediamento di popolazioni mediterranee fin da prima dell'età del ferro,iniziata circa nel 1000 a.C.

A partire dall'VIII sec., subì gli influssi della colonizzazione ellenica.Ancora oggi nel basso Salento troviamo paesini in cui si parla il "grico".

Nel 272 a. C. gli Appuli e i Tarantini, alleati contro Roma, furono costretti a capitolare al dominio Romano.

Con la caduta dell'Impero Romano, la Puglia diventa la base dell'espansione bizantina in Italia: vi si stabiliscono infatti per la seconda volta numerose colonie greche.

Nel 1071 inizia il dominio normanno,e per il Salento comincia un periodo di splendore.
Nel 1186 il matrimonio della regina normanna Costanza d'Altavilla con Enrico VI di Svevia segna l'avvento del dominio svevo, che avrà la massima espressione con il loro figlio ,l'imperatore Federico II.
Alla morte di Federico II il Papa Innocenzo IV reclama per la chiesa il Regno di Sicilia. In un primo momento Manfredi,figlio di Federico, riesce a bloccarne l'iniziativa; nel 1266 Manfredi muore nella battaglia di Benevento,e ha fine il dominio svevo.

Con Carlo d'Angiò, vincitore di Manfredi, inizia nel Meridione
il dominio Angioino.

Per successioni dinastiche nel XV secolo il Regno di Napoli passa agli Aragonesi.Inizia il dominio spagnolo. Isabella, figlia del Conte di Copertino(Lecce), sposando Ferrante I d'Aragona, diventa nel 1445 Regina di Napoli.

Nel XVIII secolo il Regno di Napoli e Sicilia è dei Borboni. Si intravede un timido riformismo contro il regime feudale, che viene però abbandonato allo scoppio della Rivoluzione Francese.

Nel decennio napoleonico (1805-1815) vengono riprese le riforme, a scapito degli organismi feudali: Lecce e Otranto si danno ordinamenti democratici, resistendo agli attacchi esterni (nel 1808 la flotta inglese bombarda Otranto).Alla fine viene restaurato il dominio borbonico.

L'Unità d'Italia porta al Meridione un maggiore peso fiscale: in contropartita hanno origine diverse opere pubbliche:l'Acquedotto Pugliese, la Ferrovia.Tuttavia persiste la povertà delle masse popolari, che trova sbocco dopo il 1880 nell'emigrazione.

Con l'avvento del Fascismo si realizzano opere pubbliche e bonifiche (nel 1930 viene istituita a Bari la Fiera del Levante).Alla caduta del regime sussiste ancora il contrasto tra grandi proprietà (latifondismo) e la povertà delle masse. Molta gente del Salento emigra in Svizzera o in America.

Solo nel dopoguerra inizia la rinascita del Sud (nel 1950 si ha la Riforma Fondiaria, la Cassa per il Mezzogiorno), che avanza però fra vari ostacoli, non ultimi quelli di natura storica.

Sono trascorsi molti anni dalla fine della guerra, il dolore per le passate vessazioni si è attutito, il ricordo della fame è lontano.
Il Sud oggi, consapevole delle sue risorse e delle sue forze, è pronto a decollare.
 
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