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Salento, terra dai mille volti
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Dove le serre basse e arrotondate si fanno il bagno a mare,lì è subito il Salento.
Il Salento della natura con zone umide fra le più ricche d'Italia, dall'oasi di Torre Guaceto alle porte di Brindisi, alla riserva naturale delle Cesine poco fuori di Lecce. E i laghi Alimini ghiotti di pesce, e il parco marino di Porto selvaggio, e il parco sottomarino di Porto Cesareo. Si scoprono sull'Adriatico spiaggette furtive come lacrime e tenere come preghiere, l'infinita distesa di blu nella cavalcata a perdifiato verso la fine del mondo di Leuca (il Capo Horn di Puglia), l'imponente faro a vegliare sui naviganti...finchè irrompono grasse le sabbie dello Ionio ed è una festa continua di spiagge tropicali arroventate dal sole.
Poi c'è il Salento dei paesaggi, stordito di cicale e uggioso di calore, il Salento di pietra delle "pagghiare" tra le sterminate distese di ulivi, il Salento della macchia maditerranea sempreverde, delle palme e dei fichi d'india. Il Salento della città bianca di Ostuni che di sera sembra schizzare verso il cosmo come un'astronave, il Salento della decantata Otranto e dell'assolata Gallipoli. E il Salento interno dei cento piccoli paesi & paesi con una piazza e il campanile e le case basse che sembra il Centramerica.
Qui nella lingua dei vecchi spuntano litanie che furono dei Fenici, sopravvivono isole di "griko" bizantino, e residui di albanese, certe volte il dialetto è arabo, e arabegianti sono i canti "alla stisa" tipici della zona. Lo stesso mare bagna Dalmazia e Israele, Tunisia e Marocco, un mare di accoglienza e di paura : il terrore di "mamma li turchi" quando un tempo oscuri brividi percorrevano le torri costiere.
E c'è il Salento dell'arte. Lecce, Firenze del Sud, è un'unica sfarzosa, lussuosa, sontuosa, solare esposizione di barocco a cielo aperto, miracolo di una pietra dolce e remissiva. Quiete dell'anima è piazza del Duomo, fra le piazze più belle d'Italia, festa di aree prospettive in un equilibrio perfetto di spazi,il campanile come un grattacielo. E nelle viuzze del centro storico segue tutta una teoria di palazzotti e di ringhiere, di portoncini e di stemmi.
Da Ostuni a Otranto, a Gallipoli, dai villaggi turistici alle casine padronali che sembrano regge, dagli agriturismo a conduzione familiare agli alberghi a cinque stelle, il Salento aggrappato sulla costa snocciola un gioiello dopo l'altro: le case in alto e le marine giù. E snocciola soprattuto l'ospitalità che lascia sempre un posto alla mensa perchè ogni ospite può essere un dio in incognito....
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